La chiropratica è considerata una terapia efficace contro le cosiddette 'patologie croniche e acute', ovvero una cura delle cefalee e delle infiammazioni solitamente trattate mediante l'assunzione di farmaci antidolorifici più o meno potenti. Tali farmaci, di fatto, si limitano a svolgere una funzione anestetica: in altre parole, 'addormentano' l'area soggetta al dolore, in modo tale che il paziente avverta meno i suoi sintomi. Tuttavia, essi non curano né l'infiammazione né la causa del dolore per cui, una volta terminato l'effetto dell'antidolorifico, la situazione torna allo stato iniziale ed il paziente si vede costretto ad assumere altri farmaci. Ciò comporta una serie di problemi: innanzitutto, gli effetti collaterali degli antidolorifici, spesso piuttosto gravi ed invalidanti per la persona (dalla semplice sonnolenza ai disturbi renali, epatici e neurologici); inoltre, i farmaci danno assuefazione, per cui il soggetto, per ottenere il medesimo effetto analgesico, sarà invogliato ad assumere una dose maggiore.